mercoledì 29 luglio 2009

Il blood shift


"...après il s'écrasse...." "...dopo si rompe....".

Così rispondeva il dott. Cabarrou, a chi gli chiedeva se l'uomo potesse andare oltre i 50 metri, nonostante vi fossero testimonianze che dimostravano il contrario come il famoso pescatore greco di spugne Satti.
Quando Majorca staccò il cartellino dei -51...il mondo scientifico capì che il corpo oltre i 50 "non s'écrase" c'era pertanto qualcosa che sfuggiva...studi successivi attribuirono a quella "cosa" il nome di BLOOD SHIFT.
Ma come mai la comunità scientifica era così sicura del fatto che non si potesse scendere sotto i 50 metri?
Perchè applicava semplicemente la legge di Boyle e Mariotte...ma quali conti avevano fatto?
Avevano preso come esempio un uomo dalla capacità vitale di 5 litri e che ha uno spazio morto pari a 1 litro. Per spazio morto si intende l'aria che rimane all'interno del corpo anche dopo un'inspirazione massima.
Prima di immergersi il nostro "Apneista-Tipo" riempie al massimo i suoi polmoni, il suo apparato respiratorio, scendendo partirà con un volume totale di 6 litri (5+1).
La legge di Boyle e Mariotte afferma: "Il Volume V, occupato da una certa quantità di Gas (n=cost), mantenuto a Temperatura costante (T=cost) è inversamente proporzionale alla Pressione P a cui è sottoposto.
Questa legge vale sempre, anche in mare, perciò...

A -10 metri, poichè la pressione è pari a 2 atm. il volume d'aria sarà pari a 1/2 di quello iniziale: 3 litri.

Passando a -40 metri, poichè la pressione è pari a 5 atm. Il volume d'aria sarà pari a 1/5 di quello iniziale: 1,2 litri.

Arrivando -50 metri, poichè la pressione è pari a 6 atm. Il volume d'aria sarà pari a 1/6 di quello iniziale: 1 LITRO.

A questo punto il nostro "Apneista-Tipo" ha raggiunto il volume pari a quello del suo spazio morto, i suoi polmoni si trovano ad uno stadio simile a quello in cui si trova con un'espirazione massima, l'aria all'interno non può essere ulteriormente ridotta. O si "romperà".

Come mai questo non si verifica?
Stando in acqua, oltre che alla vasocostrizione periferica, alla bradicardia riflessa, avviene un'altra modificazione fisiologica. Il nostro corpo, poichè la sua pressione interna deve rimanere in equilibrio con la pressione esterna, fa si che il cuore faccia più fatica a spingere il sangue nella circolazione periferica, detta grande circolazione, rispetto a quella polmonare detta piccola circolazione. (la differenziazione verrà spiegata in un'altra pagina).
Se aggiungiamo a ciò anche la bradicardia riflessa e la la vasocostrizione...il volume di sangue nella grande circolazione sarà ridotto e al contrario aumentato dentro la piccola circolazione. Aumentando la presenza di sangue aumenta anche il calibro dei vasi e anche del cuore, che sarà "più pieno" di sangue.
Quindi a -50 m nel torace ci sarà un'elevata presenza di sangue. Molto di più rispetto al normale. L'aria può pertanto a continuare a diminuire di volume, senza che il torace e l'addome rimangano schiacciati. più si scende, più l'aria si comprime, più aumenta la presenza di sangue per riequilbrare la pressione.

Il richiamo di sangue dal grande al piccolo circolo prende il nome di SCIVOLAMENTO EMATICO che in inglese si dice, BLOOD SHIFT.

venerdì 17 luglio 2009

Linee guida per la gestione delle emergenze subacquee

Il DAN ha realizzato una carta dove sono riportate le linee guida per la gestione di emergenze subacquee.
Sarebbe buona norma averne sempre una copia con sè: in caso di emergenza bisogna cercare di essere reattivi ma soprattutto rimanere lucidi e non perdere tempo...ogni minuto è prezioso...

Sotto trovate l'immagine della carta che è adesiva e quindi si può attaccare per esempio alla consolle della propria imbarcazione, sulla cesta dove riponiamo l'attrezzatura, nel log-book...sperando e in particolare comportandosi in modo tale di non doverla mai utilizzare!

giovedì 9 luglio 2009

Il B.L.S.


Cos'è il B.L.S.?
B.L.S. è l'acronimo di Basic Life Support e comprende la combinazione di una respirazione artificiale bocca a bocca e di compressioni toraciche...in poche parole si tratta della Rianimazione Cardiopolmonare riservata a situazioni di arresto respiratorio prima che si renda disponibile una terapia di supporto avanzata per le funzioni vitali.

Il B.L.S. mantiene un certo flusso di sangue ossigenato al cervello e agli altri organi vitali fino ad un appropriato intervento medico.

Il corso di B.L.S. non qualifica all'intervento su un infortunato ma si propone di insegnare le tecniche di primo aiuto e rianimazione cardiopolmonare ai subacquei e non e ad affrontare un'eventuale situazione di emergenza simulando vari scenari. Vengono insegnate anche le tecniche per affrontare e cercare di risolvere le ostruzioni delle vie aeree e viene spiegato come comportarsi nel caso di ustioni, fratture, ipo- e ipertermia...e per ultime ma non meno importanti le manovre per spostare l'eventuale infortunato.

...insomma un corso utile e accessibile a tutti!!
Per maggiori informazioni basta che contattiate la Tribù!!