martedì 29 giugno 2010

Apnea e Pranayama

Inizio di settimana dedicato al Pranayama: ieri c'è stata una nuova serata dedicata alle tecniche di respirazione yoga e al Pranayama...ormai questi seminari stanno diventando una costante per la Tribù!

Ritrovo alle 20.30 presso il Centro Benessere Olistico di Arcola dei nostri straordinari maestri yoga Mauro e Franca che con grandissima disponibilità ci permettono di organizzare i nostri seminari di respirazione per l'apnea in quella che per noi è ormai una seconda casa ...e sicuramente la magia della stanza dello yoga dà quel valore aggiunto a queste serate...una ventata di energia positiva!

Dopo una breve ma necessaria introduzione sulla meccanica respiratoria, passando attraverso una fase di rilassamento, siamo arrivati agli esercizi preparatori per il Pranayama e poi a delle semplici asana che sono estremamente utili oltre che per la respirazione anche per l'allungamento della colonna.


E dopo più di 2 ore di pratica non poteva mancare il momento mangereccio! Abbiamo concluso con la torta di cioccolato!


Cos'altro aggiungere?! Se non che tra non molto organizzeremo un'altra serata...in fin dei conti è anche giusto prendersi un pò di tempo per noi stessi!!

giovedì 24 giugno 2010

Serata di Pranayama

LUNEDì 27 GIUGNO presso il CENTRO BENESSERE OLISTICO DI ARCOLA a partire dalle ore 21.00 serata dedicata interamente al Pranayama e alle tecniche di respirazione yoga.
La serata non è aperta solo agli apneisti ma a tutti coloro che vogliono provare la "magia" del respiro!
Come sempre verranno proposti semplici esercizi ma che hanno indubbi benefici sul nostro respiro e sulla vita di tutti i giorni.
Chiunque fosse interessato non esiti a contattarci!!

Ilaria 3385280545
Alessandro 3286632906

sabato 19 giugno 2010

La narcosi d'azoto

La narcosi d'azoto è un'alterazione neuro psichica che può insorgere in persone che praticano attività subacquea; il meccanismo preciso non è ancora ben chiaro, la scienza stessa, pur sapendo che questo problema è causato dall'aumento repentino della pressione parziale e quindi della concentrazione di azoto non è ancora riuscita a stabilire dei parametri che consentano di prevenirne l'insorgenza.
Da studi effettuati, le immersioni con percentuale minore di narcosi sono quelle con profondità massima minore di 20 m e con velocità di discesa inferiore a 20 m al minuto. Ma la soglia individuale è variabile da soggetto a soggetto e da situazione a situazione.
Quali sono le cause che provocano la narcosi?
CAUSE FISICHE: stanchezza e assenza di riposo - un subacqueo stanco o poco allenato non controlla la respirazione, quindi si affatica e c'è bisogno di una ventilazione maggiore; l'alcol - ha un effetto depressivo sui centri nervosi e questo effetto si somma a quello narcotico dell'azoto; alcuni farmaci.
CAUSE PSICOLOGICHE: malessere fisico, ansia e stress.
CAUSE AMBIENTALI ED OPERATIVE: velocità di discesa - è un importante fattore scatenante; scarsa visibilità - è predisponente se costante, scatenante se improvvisa, la mancanza o la perdita di punti di riferimento crea disorientamento; lavori o sforzi - provocano affaticamento e cattiva respirazione; freddo - fattore predisponente se medio e continuo, scatenante se rapido ed intenso.
I sintomi da narcosi d'azoto sono i più svariati.
SINTOMI LEGGERI E MEDI: leggerezza mentale ed euforia, alterazione della coordinazione muscolare, minore destrezza, difficoltà a leggere gli strumenti, rallentamento dell'attività mentale.
SINTOMI GRAVI: vertigini, insensibilità/formicolii su faccia, labbra e piedi, esagerazione dei movimenti, confusione mentale, incapacità di leggere gli strumenti, panico, allucinazioni, percezione impropria del tempo, amnesia, nausea, vomito, visioni a tunnel, perdita di coscienza.
Come gestire la narcosi d'azoto?
Alla percezione dei primi sintomi avvisare il compagno, rallentare ogni attività motoria o fermarsi, controllare la propria respirazione, fissare un oggetto e fare dei ragionamenti collegati ad esso. Se i sintomi non scompaiono o addirittura peggiorano chiamare il compagno e risalire finchè i sintomi non scompaiono. MANTENERE SEMPRE LA CONCENTRAZIONE.
Naturalmente la PREVENZIONE è la migliore strategia: prima dell'immersione occorre seguire alcuni accorgimenti - non immergersi quando non si è in buone condizioni fisiche e psichiche, non utilizzare alcol e farmaci controindicati.
Durante l'immersione: non immergersi da soli, controllare la velocità di discesa, il proprio livello di affaticamento, curare la propria respirazione, muoversi con buon assetto, saper riconoscere ed interpretare i sintomi.